Da quando porto il riso rosso in tavola il contorno non è più lo stesso: ecco come preparo il mio preferito

Da quando porto il riso rosso in tavola il contorno non è più lo stesso: ecco come preparo il mio preferito

Da quando porto il riso rosso in tavola il contorno non è più lo stesso: ecco come preparo il mio preferito - acquaesaponec5.it

Luca Antonelli

Novembre 12, 2025

Al banco del mercato, tra sacchi di cereali e confezioni locali, il riso rosso si riconosce subito per il chicco colorato e il profilo gustativo più marcato rispetto al riso bianco. Non è una moda: è il risultato di una lavorazione che mantiene la parte esterna del chicco, la crusca, e con essa una serie di nutrienti che altrove vengono persi. In cucina diventa così un ingrediente che chiede un po’ più di tempo ma restituisce consistenza e sapore, ideale per chi cerca un contorno sostanzioso senza rinunciare a qualità nutrizionali riconoscibili.

Perché scegliere il riso rosso

Il riso rosso è, nella pratica, un riso integrale in cui rimane intatta la crusca, quella pellicola esterna che contiene fibre e micronutrienti. Chi guarda agli ingredienti lo considera importante perché offre un apporto più completo di quello che trova in un chicco bianco lavorato: più fibra, più sapore, e una consistenza che regge meglio i condimenti. In molte città italiane il prodotto si trova sia sfuso nei negozi specializzati sia confezionato, e chi vive nelle aree metropolitane lo nota sempre più spesso sugli scaffali dei supermercati.

Da quando porto il riso rosso in tavola il contorno non è più lo stesso: ecco come preparo il mio preferito
Un trucco pratico è raffreddarlo sotto una leggera ventata se intendete conservarlo, così evita di impaccarsi nel frigorifero. – acquaesaponec5.it

Un vantaggio pratico è che il chicco intero mantiene la sua forma durante la cottura, diventando un contorno che non si sfalda. Lo svantaggio è il tempo di cottura: rispetto al riso bianco, servono più minuti e più acqua. Per questo motivo molti cuochi domestici preferiscono cuocerne in quantità e conservare il riso cotto in frigorifero per la settimana, pronto per veloci assemblaggi. Un dettaglio che molti sottovalutano è la necessità di sciacquare il riso più a fondo se viene venduto sfuso; questo riduce residui e migliora il risultato finale.

Dal punto di vista del gusto, il riso rosso presenta note leggermente nocciolate e una persistenza maggiore in bocca: è un contorno che si abbina bene a pesce, carni bianche e legumi. Se si desidera una scelta che unisca praticità e qualità nutrizionale, il riso rosso è una delle opzioni concrete da considerare nella dispensa quotidiana.

Come cuocerlo per un contorno perfetto

Per ottenere un riso rosso che risulti morbido ma integro, la fase di preparazione è cruciale. Iniziate sciacquando il riso sotto acqua corrente finché l’acqua non diventa più chiara: questo elimina polveri e residui. Poi mettete il riso in una pentola con acqua fredda, un pizzico di sale e una foglia di alloro per profumare senza coprire il sapore. Una regola pratica, usata in molte cucine domestiche, è prevedere un volume d’acqua pari a circa 2,5–3 volte il volume del riso, ma l’elemento decisivo resta l’assaggio durante la cottura.

Cuocete a fuoco medio-basso per circa 40–45 minuti, controllando di tanto in tanto. Assaggiare è la perdita di tempo che paga: il chicco deve risultare tenero all’interno e consistente all’esterno. Quando è pronto, scolatelo e lasciatelo riposare qualche minuto per stabilizzare la consistenza. Un trucco pratico è raffreddarlo sotto una leggera ventata se intendete conservarlo, così evita di impaccarsi nel frigorifero.

Mentre il riso cuoce, preparate il condimento: in una padella ampia fate soffriggere a fuoco dolce una cipolla tritata con un filo di olio extravergine fino a quando diventa morbida e leggermente dorata. Quando la cipolla è pronta, unite il riso scolato e fate saltare per qualche minuto, in modo che il chicco assorba gli aromi e acquisti una nota dolce che bilancia la struttura integrale. Un dettaglio che molti sottovalutano è non esagerare con il calore: la rosolatura deve essere rapida e controllata per non seccare il riso.

Regolate di sale, aggiungete una macinata di pepe se serve e servite come contorno caldo. Se avanzate, conservate in frigorifero in un contenitore ermetico: si mantiene bene per alcuni giorni e si presta a essere ripassato in padella o aggiunto a insalate tiepide. È un modo concreto per avere sempre a disposizione un contorno sano e pronto all’uso nella vita quotidiana.