Una fila digitale che comincia alle 7 del mattino: chi vuole sostituire un elettrodomestico vecchio potrà inviare la domanda a partire dal 18 novembre 2025. La misura nasce per spingere le famiglie italiane a scegliere modelli più efficienti e per ridurre la quantità di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Sul campo ci sono regole precise: serve un dispositivo da rottamare, il nuovo deve appartenere alla stessa categoria commerciale e avere una classe energetica superiore. Lo raccontano i tecnici che hanno seguito la definizione del provvedimento e lo si legge anche nella normativa di riferimento.
Come funziona il contributo
Il cuore dell’intervento è un voucher che copre fino al 30% del prezzo di acquisto, con un limite base di 100 euro per nucleo familiare e una soglia elevata a 200 euro per chi dichiara un Isee inferiore a 25.000 euro annui. La misura è prevista dal Bilancio 2025 (articolo 1, commi 107-111, legge n. 207/2024) e mira sia al risparmio energetico sia a incentivare il corretto smaltimento degli apparecchi.ù

Possono beneficiare del contributo le persone maggiorenni residenti in Italia, ma la regola chiave è una sola: l’acquisto deve riguardare un solo elettrodomestico per nucleo e il nuovo prodotto deve essere di classe energetica superiore rispetto al rimosso. Tra gli apparecchi ammessi si citano in modo esplicito le lavatrici, le lavastoviglie e i frigoriferi, oltre ai forni e ai piani cottura.
Le risorse stanziate per l’anno ammontano complessivamente a 50 milioni di euro, con circa 48,1 milioni destinati direttamente ai cittadini. Un dettaglio che molti sottovalutano: la misura non è cumulabile con altri incentivi simili quando la normativa lo esclude, e per questo conviene verificare il proprio caso specifico prima dell’acquisto.
Come richiederlo e le procedure operative
La domanda si presenta in modalità totalmente digitale: sarà possibile accedere attraverso l’app IO o il portale dedicato autenticandosi con SPID o CIE. Al momento della richiesta andranno dichiarati il possesso dell’apparecchio obsoleto, il modello nuovo scelto e il valore dell’Isee 2025. Le modalità operative sono state definite in un decreto direttoriale che stabilisce termini e documentazione richiesta.
Il programma prevede due fasi organizzative: prima si sono registrati produttori e rivenditori su una piattaforma dedicata, poi è la volta degli utenti finali. La gestione tecnica è affidata a PagoPA e a Invitalia, che curano sia la raccolta delle domande sia l’erogazione dei voucher fino all’esaurimento dei fondi. Le domande ricevute dopo l’esaurimento delle risorse saranno inserite in una lista d’attesa in ordine cronologico.
Per assistenza è stato attivato un servizio telefonico al numero indicato dalla gestione, con orari dedicati per rispondere ai dubbi sugli accessi e sulla documentazione. Un dettaglio che in molti notano nella vita quotidiana: chi abita in aree con scarsa connessione potrebbe anticipare la compilazione dei documenti per evitare problemi durante l’invio.
Nel corso dell’anno la misura potrà servire sia alle famiglie che vogliono ridurre i consumi domestici sia agli operatori del settore che devono adeguare l’offerta commerciale; resta però fondamentale rispettare i requisiti formali per non perdere il diritto al voucher.
