Cheesecake giapponese morbidissima: come ottenerla soffice con soli 3 ingredienti segreti

Cheesecake giapponese morbidissima: come ottenerla soffice con soli 3 ingredienti segreti

Cheesecake giapponese morbidissima: come ottenerla soffice con soli 3 ingredienti segreti - acquaesaponec5.it

Luca Antonelli

Novembre 16, 2025

La superficie scura e vellutata, il profumo di cioccolato che sale appena si apre il forno: è questa la prima impressione che anticipa la fetta morbida di una cheesecake giapponese al cioccolato. Non è una torta pesante, ma un dolce che punta sulla leggerezza della struttura e sulla purezza degli ingredienti. Con poche mosse si ottiene una consistenza che molti cercano nelle pasticcerie, grazie a una tecnica semplice ma precisa: sciogliere, montare e incorporare senza perdere aria. Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio il controllo della temperatura durante la cottura; è quello che separa un risultato compatto da una mousse soffice.

La semplicità che regala consistenza

Questa versione della cheesecake giapponese si basa su tre componenti principali: cioccolato fondente, formaggio cremoso light e uova. La scelta di un formaggio cremoso light riduce parte del grasso rispetto a ricette tradizionali, ma non annulla la morbidezza, perché la struttura dipende più dall’aria incorporata negli albumi che dalla densità del latticino. Il cioccolato fondente dà aroma e colore, mentre i tuorli apportano ricchezza al composto.

Cheesecake giapponese morbidissima: come ottenerla soffice con soli 3 ingredienti segreti
Si conserva in frigorifero per 2–3 giorni, coperta, e si serve a temperatura fredda o leggermente intiepidita – acquaesaponec5.it

Dal punto di vista tecnico, la chiave è ottenere un’emulsione liscia prima di unire gli albumi montati: sciogliere il cioccolato a bagnomaria, amalgamarlo con il formaggio e poi incorporare i tuorli favorisce una massa stabile che regge l’aria introdotta. La cottura a bagnomaria attenua gli sbalzi termici e mantiene la superficie uniforme; cottura a bagnomaria è quindi più che una scelta estetica, è una necessità per questa consistenza.

Un aspetto che sfugge a chi vive in città è l’importanza della misurazione: usare una tortiera da 16 cm e rispettare il rapporto fra impasto e volume di cottura evita che il dolce collassi. Per chi preferisce un dolce meno dolce, basta una spolverata leggera di zucchero a velo al momento di servire: accentua il contrasto senza appesantire la fetta.

Preparazione passo dopo passo

Preriscalda il forno a 150°C. Spezzetta 70 g di cioccolato fondente e fallo sciogliere a bagnomaria, mescolando fino a ottenere una crema liscia. Togli dal fuoco e incorpora 100 g di formaggio cremoso light fino a ottenere un composto omogeneo; questo passaggio assicura che il grasso del formaggio si leghi al cioccolato senza grumi. Successivamente separa le uova: unisci i tuorli al composto caldo e amalgama con cura.

Monta i albumi a neve ferma: devono formare punte sostenute prima di essere incorporati. Aggiungili al composto di cioccolato in pochi cucchiai, con una spatola, usando movimenti delicati dal basso verso l’alto per preservare l’aria. Versare l’impasto nella tortiera da 16 cm foderata o unta è il passo successivo; poi appoggiala all’interno di un vassoio più grande e versa 1–2 cm di acqua calda nel vassoio esterno per la cottura a bagnomaria.

Inforna e cuoci per 20 minuti. Trascorso questo tempo, spegni il forno e lascia la teglia chiusa all’interno per altri 15 minuti: è il cambio di temperatura che stabilizza la struttura senza seccarla. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’asciugatura: estrarre la torta troppo presto può provocare crepe o affossamenti. Lascia raffreddare completamente, poi spolvera con zucchero a velo a piacere.

Si conserva in frigorifero per 2–3 giorni, coperta, e si serve a temperatura fredda o leggermente intiepidita. Una porzione si aggira su circa 200 kcal, ma dipende dagli ingredienti scelti; per chi cerca un bilanciamento tra gusto e leggerezza, questa ricetta resta una soluzione pratica e riconoscibile nella vita quotidiana.