Kate Hudson non si lava più il viso al mattino: è davvero un errore? Cosa dicono i dermatologi.
L’attrice Kate Hudson ha raccontato di recente, durante un’intervista, di aver smesso di lavarsi il viso al mattino, motivando la scelta con la sensibilità della sua pelle appena sveglia. Una decisione che ha già fatto il giro del web e che sembra confermare una nuova tendenza tra attori, modelle e influencer: rinunciare alla detersione mattutina. Per alcuni può sembrare un gesto trascurabile, per altri è un vero e proprio strappo alla regola, soprattutto se si considera che molti dermatologi consigliano da anni di detergere il viso due volte al giorno. La domanda resta: questa abitudine è davvero dannosa o può essere adattata in base al tipo di pelle?
Lavarsi il viso al mattino o no: cosa dice davvero la dermatologia
Il dibattito tra celebrità e medici nasce da un presupposto semplice: la pelle non è uguale per tutti. Gli esperti, però, sono piuttosto chiari quando si parla di igiene quotidiana: il viso andrebbe detergito due volte al giorno, al mattino e alla sera. Il motivo? Durante la notte, anche se non ci si trucca, la pelle continua a produrre sebo, a liberare tossine e ad accumulare residui provenienti dalla superficie del cuscino o da eventuali prodotti notturni. Al risveglio, spiegano i dermatologi, il lavaggio del viso non serve solo per “rinfrescarsi”, ma è il primo passo per rimuovere questi elementi, riattivare la circolazione e preparare la pelle ai trattamenti successivi.

Rinunciare del tutto al gesto, secondo gli specialisti, può generare problemi a medio termine, soprattutto se si vive in città dove l’inquinamento atmosferico penetra nei pori e ne altera l’equilibrio. Una detersione blanda ma costante aiuta non solo a mantenere la cute pulita, ma a ritardare l’invecchiamento cutaneo, evitando l’accumulo di radicali liberi e lo stress ossidativo. Anche se non si nota subito, spiegano, nel tempo la mancanza di pulizia regolare rende la pelle opaca, meno elastica e più incline alla formazione di punti neri e microcisti.
Lo sappiamo: ogni pelle reagisce in modo diverso. Ma eliminare completamente il lavaggio mattutino, sostituendolo con un semplice risciacquo o addirittura nulla, può diventare un errore, specialmente per chi ha la pelle mista, grassa o soggetta a impurità. Per le pelli più delicate, la soluzione non è evitare l’acqua, ma modulare i prodotti, scegliendo detergenti non aggressivi e tecniche meno stressanti.
Acqua dura, detergenti sbagliati e asciugamani sintetici: gli errori da evitare davvero
Molti dermatologi concordano sul fatto che il tipo di acqua utilizzata faccia la differenza. Alcune acque, più ricche di calcare, possono seccare la pelle o provocare una sensazione di tensione, soprattutto se usate insieme a detergenti schiumogeni, che eliminano anche il film idrolipidico protettivo. Ecco perché sempre più professionisti consigliano acque micellari, latte detergente o detergenti oleosi, a seconda del tipo di cute.
L’acqua tiepida, come primo passaggio, aiuta a dilatare i pori e favorire la rimozione delle impurità. Poi, l’acqua fresca agisce da stimolo vascolare, riducendo il gonfiore e migliorando la microcircolazione. Questo piccolo rituale quotidiano, eseguito con costanza, può incidere sulla luminosità e sulla tonicità del viso, senza stressare la pelle.
Per chi ha la cute reattiva o secca, il latte detergente resta l’opzione più consigliata. Non serve schiuma né profumo: la pelle va trattata con delicatezza, tamponando con un asciugamano di cotone, evitando gesti bruschi e sfregamenti. Chi invece ha la pelle grassa o impura può optare per detergenti a base di acido salicilico, in concentrazioni tra il 2 e il 5%, evitando formulazioni eccessivamente sgrassanti che stimolerebbero ancora di più la produzione di sebo.
Il tema centrale resta sempre lo stesso: la detersione non va evitata, va personalizzata. Non a caso, la pelle di chi lavora sotto i riflettori — e passa ore sotto luci artificiali, trucco pesante e ambienti chiusi — è soggetta a stress continui. Anche in quei casi, non lavare il viso può sembrare un sollievo, ma sul lungo periodo non aiuta.
