Funghi della pelle: quali riconoscere subito, come evitarli e le strategie per eliminarli

Funghi della pelle: quali riconoscere subito, come evitarli e le strategie per eliminarli

Francesco Russo

Novembre 21, 2025

Alla piscina comunale, tra ciabatte in fila e teli stesi al sole, chi esce dalla doccia si distrae spesso dal piccolo prurito tra le dita dei piedi. È uno di quei segnali che tanti minimizzano finché non diventa macchia evidente o un’unghia opaca: dietro c’è quasi sempre un’infezione che ha trovato l’ambiente giusto per crescere. Le micosi cutanee non sono una rarità: si diffondono per contatto diretto o tramite oggetti contaminati, prosperano con il caldo e l’umidità e possono ripresentarsi se non si interviene con cure adeguate. In molte città italiane i medici di base e i dermatologi osservano un aumento delle richieste di diagnosi soprattutto dopo i periodi caldi, quando più persone frequentano spiagge e piscine. Un dettaglio che molti sottovalutano è la facilità con cui si possono trasmettere tra familiari attraverso asciugamani o pantofole scorrette.

Che cosa sono e come si manifestano

Le micosi sono infezioni della pelle causate da funghi presenti nell’ambiente e, spesso, sulla nostra pelle in forma innocua. Se la barriera cutanea viene alterata o il microclima diventa favorevole — per esempio con sudorazione abbondante e abiti poco traspiranti — quei microrganismi possono moltiplicarsi e diventare patogeni. Clinicamente si presentano con sintomi variabili: prurito, rossore, desquamazione, macchie più chiare o più scure rispetto alla pelle circostante e, in alcuni casi, vescicole o piccole fissurazioni.

Le manifestazioni dipendono dal tipo di agente e dalla zona colpita. Le dermatofitosi interessano spesso piedi, inguine, tronco e unghie; le candidosi prediligono pieghe umide come ascelle e genitali; le muffe possono invece essere coinvolte in infezioni più profonde, soprattutto in contesti ospedalieri. Per stabilire la natura precisa della micosi, il dermatologo si basa sull’esame clinico e, quando necessario, su strumenti come la lampada di Wood o l’analisi di un campione di squame, peli o unghie inviato al laboratorio.

Un fenomeno che in molti notano solo in estate è la maggiore frequenza di casi lievi che però, se trascurati, possono cronicizzare o estendersi ad altri membri della famiglia. Riconoscere i segni nelle fasi iniziali aiuta a risolvere il problema con trattamenti mirati e a evitare contagio e recidive.

Modalità di trasmissione e categorie più a rischio

I funghi della pelle passano con facilità da persona a persona o da animale a persona, ma anche tramite oggetti e superfici contaminate. È il motivo per cui spogliatoi, docce pubbliche, bordi piscina e bagnasciuga sono ambienti a rischio: contatto diretto e contatto indiretto possono entrambi favorire la diffusione. Nella pratica quotidiana si osserva spesso la trasmissione attraverso asciugamani, ciabatte, pediluvi comuni e attrezzature sportive.

Alcune categorie hanno maggiore probabilità di ammalarsi: persone con pelle fragile o lesionata, soggetti con diabete o obesità che modificano l’equilibrio cutaneo, chi soffre di sudorazione eccessiva e chi usa detergenti aggressivi che alterano il film idrolipidico della pelle. Anche terapie prolungate con corticosteroidi o condizioni di immunodepressione aumentano il rischio. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’importanza della cura dei piedi: la pelle tra le dita, se non ben asciugata, diventa un ambiente ideale per la crescita fungina.

Nelle famiglie e nei contesti collettivi, la circolazione del patogeno è facilitata quando non si rispettano semplici norme igieniche: non condividere oggetti personali, sanificare le aree comuni e tenere asciutti capi e calzature. In ambito veterinario, alcune specie zoofile presenti su cani e gatti possono trasmettere infezioni all’uomo, perciò è utile che gli animali domestici siano controllati periodicamente dal veterinario, specialmente se si vive con bambini.

Funghi della pelle: quali riconoscere subito, come evitarli e le strategie per eliminarli
Funghi della pelle: quali riconoscere subito, come evitarli e le strategie per eliminarli – acquaesaponec5.it

Trattamenti consigliati e misure pratiche di prevenzione

La terapia dipende dal tipo di fungo, dalla sede e dall’estensione della lesione. Nella maggior parte dei casi si inizia con antimicotici topici: creme, lozioni, polveri o spray da applicare regolarmente per tutta la durata prescritta. Tra i principi attivi più utilizzati ci sono clotrimazolo, miconazolo, ketoconazolo e terbinafina; quando l’infezione interessa un’unghia o è molto estesa può rendersi necessario un trattamento con antimicotici orali, su indicazione specialistica.

È importante evitare rimedi fai-da-te o cortisonici non prescritti, perché possono peggiorare l’infezione. Per diagnosticare con precisione il micete responsabile, il medico può richiedere esami microscopici o colturali; questa precisazione aiuta a scegliere la strategia terapeutica più efficace e a ridurre la recidiva.

Le misure preventive sono semplici ma efficaci: indossare sempre ciabatte in spogliatoi e docce pubbliche, non condividere asciugamani o prodotti per l’igiene, asciugarsi bene dopo il bagno soprattutto tra le dita dei piedi, usare calzature traspiranti e lavare con cura gli indumenti sportivi. Un aspetto pratico che molti sottovalutano è la pulizia e il controllo delle attrezzature usate per manicure e pedicure; rivolgersi a centri con adeguati standard igienici riduce il rischio di contagio.

Per chi convive con fattori di rischio — pazienti immunocompromessi, diabetici, persone obese — è utile mantenere un monitoraggio regolare della pelle e consultare il medico al primo sospetto. In molte realtà locali, i servizi sanitari offrono percorsi informativi per la prevenzione: conoscere il problema resta la misura più efficace per limitarne la diffusione e l’impatto nella vita quotidiana.